Il progetto, operativo dal Luglio 2021, opera all’interno delle aree in cui insiste il Gruppo di Azione Locale del GAL Linas Campidano. I comuni aderenti al partenariato costituiscono ormai da anni un gruppo progettuale coeso: con il consolidamento della proficua collaborazione intercomunale hanno realizzato interventi miranti alla prevenzione di malessere sociale nell’area adolescenziale – giovanile, di sostegno alle famiglie, alla disabilità, alla malattia mentale, inserimenti lavorativi, inclusione sociale e interventi con soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti. 

Nonostante le naturali differenze tra i territori rispetto allo sviluppo economico e alla mappatura sociale, il territorio presenta pressoché le stesse caratteristiche e una omogenea espressione dei bisogni. I comuni aderenti al progetto presentano un’economia segnata da una disoccupazione incipiente, che colpisce maggiormente e severamente le persone disagiate e disabili, con il conseguente degrado del testo connettivo della comunità. 

Grazie al lavoro e all’impegno delle Amministrazioni e dei numerosi attori del terzo settore si è andata imponendo quella “cultura della normalità” che, non negando l’esistenza di differenze, considera non eccezionale studiare, lavorare, fare sport, viaggiare espletando in pieno il proprio diritto di partecipazione e di cittadinanza attiva. Di pari passo con questa cultura, si è sempre più manifestata la richiesta di un posto di lavoro rispondente alle aspettative del disabile e della famiglia di riferimento, tenendo conto delle competenze professionali e delle capacità funzionali. 

Per questo nasce l’esigenza di un progetto di inserimento e formazione nel campo agricolo e ambientale che professionalizzando il lavoratore disabile gli consenta di muoversi autonomamente nel mercato del lavoro, non solo in un orizzonte progettuale limitato nel tempo, economicamente non rilevante e talvolta dal sapore troppo assistenziale.